- assenza di inquinamento, o almeno fortemente ridotto
- pace e silenzio
- spazi aperti a volontà
- cibo genuino e di buona qualità
Il Parco come terapia
Sono convinto, e credo anche di essere in buona compagnia, che molti malesseri, o addirittura malattie, che ci affliggono abbiano origine dal nostro modo di vivere: stress e inquinamento anzitutto.
Una fonte di stress che per me sta diventando ogni giorno peggiore è il traffico, in città ma anche peggio in autostrada; credo di aver percorso oltre 2 milioni di chilometri in macchina e fino a qualche anno guidare era ancora un piacere. Oggi è un incubo.
In città, l'inquinamento è sotto gli occhi di tutti, ma c'è un inquinamento assolutamente invisibile e a quanto mi risulta nemmeno misurato frequentemente: l'inquinamento elettromagnetico; trasmettitori radio e televisivi, telefoni cellulari, reti WiFi per connettersi sempre e dovunque. Siamo esposti a tutta una gamma di radiofrequenze assolutamente inesistenti fino a pochi anni fa, e sicuramente ci siamo evoluti in loro totale assenza. Quali potrebbero essere gli effetti a medio-lungo termine di tutto questo pare non interessi a nessuno.
Come difendersi e curarsi? Semplicissimo: andiamo ogni tanto (più spesso possibile) nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi! Qualsiasi Parco va bene, ovviamente, ma noi facciamo il tifo per questo. Per ormai numerose esperienze personali, una bella passeggiata sui crinali cura ogni male. Gli effetti benefici sono numerosissimi e immediati, tanto per dirne qualcuno: